Le notizie economiche di Russia e d'Italia

COOPERAZIONE ITALIA-RUSSIA
L'incontro al vertice Russia-EU.
Nasce una nuova alleanza Italo Russa.
Berlusconi vuole aprire la porta dell'UE a Putin.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al vertice Russia-UE di San Pietroburgo, ha rilanciato la sua proposta per l'ammissione del paese di Putin nell'Unione Europea: "lo dico dal 1994, la grande Europa riunificata dovrá ricomprendere la grande Russia e i suoi 150 milioni di abitanti". "Confermo la volontá dell'Italia di proseguire questo viaggio, augurandomi che si compia nel minor tempo possibile", ha dichiarato il premier.
Blue Stream: il megaprogetto Eni in Russia.
Russia aumenterá le forniture di gas naturale all'Italia.
Il nuovo gasdotto sará presto inaugurato da Berlusconi e Putin.
Questo grazie al nuovo gasdotto Blue Stream sotto il mar Nero
costruito da Gazprom ed Eni che sará inaugurato nel prossimo luglio da
Berlusconi e Putin. La costruzione del gasdotto sottomarino piú profondo al mondo é stata completata all'inizio di quest'anno. La domanda di energia dell'Europa occidentale é prevista in crescita dello 0,5% all'anno fino al 2030.
300mo anniversario di San Pietroburgo.
L'Italia al posto d'onore con l'arte e la tecnologia.
Decine di aziende ed istituzioni italiane riconquistano la vecchia capitale
L'Italia ha partecipato alle celebrazioni del 300mo anniversario di San Pietroburgo, capitale della Russia pre-sovietica, con oltre 90 eventi fra mostre, spettacoli e restauri. L'Italia ha donato l'impianto di illuminazione del giardino e del porticato di ingresso al Grande Cortile del museo Ermitage realizzato dalle principali aziende del settore illuminotecnico italiano (Guzzini, Ariston Cavi, SBP, Gozzo Impianti, AET, Coelna Impianti, Leuci, Arnocanali, Scarne Parre, ABB Italia e INSET). Banca Intesa ha donato il restauro e l'adeguamento tecnologico della Galleria del Rinascimento veneziano presso il museo dell'Ermitage, con la collaborazione tecnica delle Soprintendenze del Veneto.
L'iniziativa non fa che rinsaldare le fitte relazioni tra l'istituto di credito e la Russia: basterebbe ricordare il restauro del teatro Bolshoj di Mosca (1996), la mostra al museo Pushkin delle raccolte di pittura veneta di Banca Intesa, l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi con la direzione di Muti e l'orchestra ed il coro della Scala nel 2001. Nel quadro della "rassegna dell'Italia" coordinata dal ministero degli affari esteri, l'Ice ha inaugurato ufficialmente a San Pietroburgo la Sala Italia dell'Accademia delle Belle Arti e la mostra "Arte e design degli oggetti".
La Sala dell'Accademia é stata ristrutturata con l'impiego esclusivo delle attrezzature e tecnologie italiane in collaborazione con l'Associazione Italiana MarmoMacchine, con l'Istituto Internazionale del Marmo.
La mostra "Arte e design degli oggetti" propone al pubblico, attraverso un percorso di immagini ed oggetti, la storia del design italiano che ha caratterizzato negli ultimi 30 anni alcuni settori del Macef, la Mostra internazionale di articoli per la tavola (casalinghi e da regalo, argenteria, oreficeria, ed orologeria).
Buone prospettive per gli importatori Italiani.
Nuove adesioni al club 'made in Italy' nelle province russe.
Imprenditori marchigiani e toscani stanno per impiantarsi in Russia.
Gian Mario Spacca, assessore all'industria della regione Marche, ha confermato in alcune dichiarazioni alla stampa l'interesse degli imprenditori regionali per la Russia: "guardiamo con interesse alla Russia, <...> anche in vista dell'allargamento dell'UE."
Con la Russia é stata svolta un'intensa attivitá istituzionale con 6 regioni di quel paese e, in particolare a Lipetsk.
Nel 2002 l'Italia ha esportato 10 milioni di euro di prodotti lapidei verso la Russia, confermando un trend positivo che si é riscontrato negli ultimi tre anni.
La Russia si trova stabilmente nelle primissime posizioni nella classifica dei paesi utilizzatori di prodotti lapidei, e vanta i margini di sviluppo piú alti del settore.
Il mercato russo attira , tra gli altri, imprenditori della Regione Toscana che organizzano a giugno l'edizione speciale di Carrara Marmotec 2003 - Fiera internazionale marmi, macchine e servizi.
GRANDI PROGETTI
Gas russo verso l'Europa attraverso il Baltico.
Ruhrgas, BERS e BIE in un progetto da $5,7 miliardi.
L'Europa riceverá 19.7 miliardi di metri cubi di gas in piú entro il 2008.
Il progetto di costruire un nuovo gasdotto verso l'Europa che corra lungo il fondo del mar Baltico, ha attratto l'attenzione di Ruhrgas, il maggiore gruppo energetico tedesco, ed uno dei piú importanti compratori del gas russo. Si é già assicurato il supporto della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e della Banca d'investimenti europea che si dichiarano pronte ad assicurare i necessari finanziamenti.
Il progetto permetterebbe alla Russia di vendere il proprio gas sui mercati tedesco, danese, francese, olandese e probabilmente anche inglese. Il progetto richiederà un volume d'investimenti stimato in 5,7 miliardi di dollari, inclusi 2,1 miliardi per la sola parte sottomarina.
Il nuovo gasdotto da 3.000 chilometri, senza considerare i rami diretti verso Finlandia, Svezia e Gran Bretagna, potrá venire completato entro il 2008, e raggiungere la capacità a regime di 19,7 miliardi di metri cubi di gas. Entro il 2010, potrá essere esteso, a 30 miliardi di metri cubi.
Nestle investe $120 milioni in Russia.
$250 milioni già investiti in 11 stabilimenti alimentari.
Un nuovo stabilimento per la produzione di caffè sorgerà a Krasnodar.
La multinazionale alimentare Nestlè investirà 120 milioni di dollari nella costruzione di uno stabilimento in Russia per la produzione locale di caffè. I lavori inizieranno nella regione meridionale di Krasnodar nella primavera del 2004; a seguito della costruzione il 99% del caffè Nestlè commercializzato in Russia sarà di produzione domestica.
Il volume di investimenti del gruppo alimentare nel paese dal 1995 (anno di apertura dell'ufficio di rappresentanza) ammonta a 250 millioni di dollari; Nestlè controlla a tutt'oggi in Russia 11 stabilimenti alimentari.
Le vendite nel 2002 sono state pari a 700 milioni di dollari, il 22% in piú rispetto al 2001. La divisione russa della multinazionale svizzera opera principalmente nei settori caffè, cioccolato, gelato ed alimenti per l'infanzia.
McDonald's apre il suo 100mo locale in Russia.
$250 milioni investiti dalla multinazionale americana.
la catena impiega 13.000 persone e serve 300.000 clienti al giorno.
La multinazionale americana del fast-food McDonald's ha annunciato di avere aperto il suo centesimo locale in Russia. McDonald's intende aprire altri 20 fast-food nella Federazione Russa entro la fine dell'anno. I clienti russi della multinazionale statunitense sono 300.000 al giorno, ed il personale impiegato é di 13.000 unitá, con un investimento totale nel paese di oltre 250 milioni di dollari.
Bonduelle costruisce uno stabilimento in Russia.
Investimento di 30 milioni di Euro per il meridione russo.
60 mila tonnellate all'anno di fagioli e mais in scatola solo nella fase di lancio.
Il gruppo francese Bonduelle, uno dei leader mondiali dei prodotti alimentari surgelati ed inscatolati, ha iniziato la costruzione del suo primo stabilimento in Russia, nella regione meridionale di Krasnodar, per un investimento di 30 milioni di euro. La produzione iniziale riguarderá 60.000 tonnellate all'anno di fagioli e mais in scatola.
Birre estere al picco del boom alimentare russo.
Carlsberg, Scottish & Newcastle ora prodotte localmente.
Baltika prende il controllo di 11 distillerie per produrre la "birra l'importazione"
Baltik Beverage Holding, partecipata da Carlsberg, Scottish & Newcastle, controlla il 75,5% della distillerie di birra piú importanti in Russia e dispone ora di un totale di 11 distillerie. Il gruppo é presente in Russia sotto il marchio Baltika.
Nel suo stabilimento principale di San Pietroburgo. Baltika ha inoltre iniziato la produzione dei primi lotti di birra in lattina a marchio Carlsberg, che fa seguito al confezionamento in bottiglia iniziato nello scorso ottobre.
ECONOMIA RUSSA
Produzione industriale é cresciuta del 6,3%.
Metalmeccanica e alimentare sono i settori trainanti.
La crescita della produzione industriale in Russia nel primo quadrimestre dell'anno é stata pari al 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2002. Il tasso di aumento produttivo piú alto si é registrato nella metalmeccanica e nella costruzione di macchine (+15,9%). A seguire il settore alimentare (+6,7%). Secondo gli specialisti, le dinamiche positive della produzione industriale sono destinate a confermarsi nel futuro, grazie alla favorevole congiuntura economica ed alla crescita dei redditi della popolazione. La corsa verso l'alto della produzione industriale russa era iniziata nello scorso gennaio, dopo una caduta durata da settembre a novembre 2002.
L'aumento degli investimenti stranieri sfiora il 24,7%.
1,034 miliardi di investimenti esteri diretti in tre mesi.
Industria, energia, metalli e generi alimentari i settori dove si investe di piú.
L'incremento degli investimenti stranieri nell'economia russa ha sfiorato quota 24,7% durante il primo trimestre del 2003, rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2002. I settori che hanno maggiormente trainato l'indice sono quelli relativi all'industria, all'energia, ai metalli ed ai generi alimentari. Gli investimenti esteri diretti hanno totalizzato quota 1,034 miliardi di dollari durante i primi tre mesi dell'anno, per una percentuale di 16,5 punti sul totale degli investimenti effettuati. Fra i maggiori paesi interessati al mercato russo si conferma la Germania, seguita da Cipro, rispettivamente con il 24,5 ed il 12,8%.
Le riserve d'oro: record assoluto.
64,9 miliardi di dollari nelle casse dello Stato russo.
3,2 miliardi di dollari confluite in una sola settimana.
Le riserve russe di oro e valute estere hanno raggiunto il primo giugno scorso i 64,9 miliardi di dollari, con il notevole incremento di 3,2 miliardi di dollari nella sola ultima settimana, stabilendo due record assoluti nella storia del paese. A titolo d'esempio, l'Italia é al 15mo posto nella classifica dei paesi con il piú consistente tesoro di riserve, al cui vertice rimangono i paesi come gli Stati Uniti, l'India, il Messico, la Russia, la Tailandia e qualche nazione europea, oltre al Giappone.
CONSUMI
Mercato Telecom russo in forte crescita.
28 milioni di utenti di telefonia mobile entro fine anno.
Nel 2003 il mercato raggiungerá $24 miliardi di controvalore.
Secondo le stime fornite dal ministero per telecomunicazioni, nel 2004 il 10-12% della popolazione russa userá regolarmente la rete Internet. Anche il numero degli utenti di telefonia mobile é destinato a crescere fortemente, raggiungendo i 28 milioni entro la fine del 2003. Il mercato dell'information technology in Russia raggiungerá, infine, quest'anno, i 24 miliardi di dollari di controvalore. Secondo le stime dello stesso ministero, il volume delle connessioni Internet attraverso le linee telefoniche é aumentato nel primo quadrimestre del 2003 del 66%, e quello delle e-mail del 33%.
Metro prevede grossi investimenti in Russia.
150 milioni di Euro investiti nel quadriennio 2000-2003.
La rete Metro si espanderá da 5 a 50 centri commerciali nelle regioni.
La catena internazionale tedesca del retail Metro intende investire massicciamente nell'economia russa, cosi ha dichiarato l'amministratore delegato Hans-Joachim Koerber, dopo avere incontrato il vice premier russo. Uno degli obbiettivi della catena é l'espansione delle attivitá nelle regioni russe, con la possibile apertura di 50 nuovi punti vendita. Attualmente Metro dispone di quattro centri commerciali a Mosca e di uno a San Pietroburgo; nel quadriennio 2000-2003 il gruppo ha investito nel paese circa 150 milioni di euro.
Il tempio dello shopping da 200.000 m.q.
80 milioni di dollari investiti in un solo negozio a Mosca.
Armani, Versace, Cavalli, Vuitton, Parkenson e Prada nella sfilata di lusso.
Il nuovo centro commerciale da 200.000 metri quadrati, Crocus City Mall con un investimento da 80 milioni di dollari, é stato recentemente inaugurato a Mosca. É il tempio dello shopping del terzo millennio: colonne pompeiane, archi new-gotici, strutture romaniche, capitelli greci, si alternano a marmi di Carrara di un tutto bianco che racconta luce e spazi immensi. I nomi di Armani, Versace, Cavalli, Vuitton, Parkenson e Prada si vedono ovunque. Nel Crocus City sono perfettamente funzionanti cinque ristoranti con cucine di diversi paesi, una decina di bar, una biblioteca, locali per spettacoli, dove si alternano decine di migliaia di visitatori provenienti da tutte le repubbliche russe e dal mondo.
Russia in preda al consumismo sfrenato.
Le vendite al minuto cresceranno del 14% nel 2003.
Nel 2002 i russi hanno speso circa $160 miliardi nei beni di consumo.
A prova del trionfo del consumismo sfrenato in Russia alcune cifre comunicate dall'Ente Nazionale per le Statistiche: nel 2002 russi hanno speso circa $160 miliardi nei beni di consumo, $20 miliardi in piú del 2001. Le vendite al minuto mostrano una forte crescita: 69,13 Mila/$ nel 1999; 79,95 Mila/$ nel 2000; 102,88 Mila/$ nel 2001; 111,76 Mila/$ nel 2002 con aumento del 14% previsto nel 2003. Sono emerse in Russia grandi reti commerciali gestite da Spar, Auchan, Metro, Ikea. Le societá italiane Fiat, Eni, Merloni, Alenia, Candi, Finmeccanica, Telecom Italia, Alitalia, Banca di Roma, BNL, UniCredito Italiano, San Paolo IMI sono già presenti in Russia.
MERCATO DELLA MODA
Dominio italiano sul mercato della moda.
Capi di lusso italiani per la capitale europea piú cara.
Benetton, Gucci, Armani, Valentino, Trussardi a Mosca come a casa loro.
Secondo 'La Repubblica' il mercato della moda a Mosca é dominato da negozi che hanno soprattutto abiti e scarpe italiane: ci sono boutique che hanno un assortimento incredibile di modelli di lusso, uno piú originale dell'altro. Fare shopping é uno degli hobby preferiti, anche se i prezzi sono alle stelle. Nelle vetrine si possono vedere scarpe di Gianni Barbato a 600 euro, o di Casadei a 500, tre volte tanto il prezzo a cui vengono vendute in Europa, a causa di dazi vari e del fatto che Mosca é la capitale europea piú cara. Ma il prezzo non é un ostacolo: i prodotti di lusso italiani possono contare su un 10% di super-ricchi su 11 milioni di moscoviti. Un fatto giá valorizzato da Benetton, La Perla, Gucci, Armani, Valentino, Trussardi, Dolce & Gabbana, Laura Biaggiotti, Salvatore Ferragamo, Mariella Buriani.
ABBIGLIAMENTO
Benetton aprirá 22 nuovi negozi nel 2003.
La catena italiana é forte di 72 negozi in 33 cittá russe.
Il prossimo traguardo sará aumentare le vendite del 25%.
Benetton aprirá quest'anno 22 nuovi punti vendita in Russia e fino a 10 nel 2004. L'holding, che vende i propri prodotti sotto i marchi United Colors of Benetton e Sisley, dispone giá di 72 negozi in 33 cittá russe; le vendite 2002 hanno raggiunto 1117 milioni di dollari. Nel 2003, la societá conta di aumentare le sue vendite nella Federazione Russa del 20-25%.
Qualitá italiana per la fascia medio-alta.
Ogni decimo capo venduto in Russia é "made in Italy".
La posizione italiana é ancora piú forte in maglieria, pellicceria e pelleteria.
La quota italiana del mercato di importazione in Russia, che era scesa al 9,7% nel 1999, nel 2001 é ritornata ai precedenti livelli dell'11,2% considerando i capi in maglieria e in tessuto, riprendendo cosi il primo posto assoluto tra i paesi esportatori di qualitá, per la clientela di fascia medio-alta, come Germania, Francia, etc., e rimanendo indietro, come valore e volume di vendite, solo ai paesi tipicamente fornitori di capi di qualitá medio-bassa, come Cina, Turchia, Ucraina. Il recupero italiano é ancora piú forte considerando solo i capi di maglieria, dove da una quota di mercato del 15,6% nel 1998 (dopo una caduta all'8,8% l'anno seguente) si é tornati al 16,6% nel 2000 e si é arrivati a oltre il 21% nel 2001.
Inoltre, si fa sempre piú strada tanto la pellicceria che la pelletteria italiana, sempre nella fascia medio-alta di consumi. Malgrado un calo temporaneo nel 1998-1999, le borse, borsette e pelletteria varia, hanno aumentato costantemente la quota di mercato, passando dal 9% del 1998 al 12,5% nel 2000, al 16% nel 2001. Tendenza analoga si é verificata per le pelliccie italiane, apprezzate per moda, design e anche rapporto prezzo/qualitá: da un 5,2% del mercato di importazione in Russia nel 1998 si é giunti a quasi il 13% nel 2000 ed il 16% nel 2001.
CALZATURE
230 imprese italiane in fiera a Mosca.
Un piano d'espansione distributiva per Nannini.
Marchi italiani trovano spazio all'interno dei nuovi centri commerciali.
230 imprese calzaturiere italiane hanno partecipato alla fiera internazionale delle calzature e dei prodotti finiti in pelle, collezione autunno-inverno 2003-2004, tenutasi a Mosca dal 27 al 30 maggio.
I settori merceologici interessati sono quelli delle calzature, della pelletteria e dell'abbigliamento in pelle, relativamente a tutti i segmenti qualitativi di prodotto.
Per Nannini, il marchio toscano di pelletteria e calzature, é in vista un piano d'espansione distributiva: ha infatti in programma una serie di opening principalmente in Medio Oriente e Russia, dove é programmato uno spazio monomarca all'interno di un nuovo centro commerciale a San Pietroburgo.
Mercato: il 30% di crescita in un solo anno.
L'Italia si é aggiudicata una buona fetta dei $4,5 miliardi.
La Russia é diventata il secondo mercato per le calzature italiane.
Il mercato delle calzature in Russia ha superato 4,5 miliardi di dollari con un aumento intorno al 30% rispetto al 2001 (quasi 10.000 miliardi di lire, nel 2002). Di questa grande torta in continua espansione dopo la crisi di tre anni fa, gli italiani se ne sono aggiudicata una buona fetta, soprattutto in termini di presenza di prodotti alla moda e di qualitá.
Il consumatore russo, molto piú degli anni passati, stá puntando sulla qualitá elevata e sulla moda d'avanguardia: e su questa strada trova innanzitutto l'Italia. La Russia é cosí diventata il secondo mercato di importazione per le calzature italiane come prezzo medio per paia, subito dopo il Giappone.
ELETTRODOMESTICI
Il mercato crescerá del 46% nel 2003.
L'Italia é tra i primi paesi esportatori di elettrodomestici.
Produttori Russi alle prese con il boom consumistico: la Merloni produce qui.
E' un settore dove i produttori e distributori in Russia stanno letteralmente facendo fatica a tener dietro alla domanda. Qui i prodotti italiani la fanno da padrone, e le importazioni, secondo stime basate sui risultati dei primi sei mesi (dati doganali russi) aumenteranno del 44-46% per fine 2003, da 96,2 a 141 milioni di dollari (oltre 300 miliardi di lire). La quota del mercato di importazione salirá quasi al 29%, superando largamente il 23% del 1998, e ritornando quindi ai livelli pre-crisi. Questo senza contare l'investimento diretto della Merloni nella Stinol, il maggior produttore russo negli elettrodomestici bianchi, con il conseguente aumento della produzione interna russa. Nel 2000 l'Italia tallonava la Germania come quota di mercato in Russia (24,3% contro il 27,6%), ma nel 2002 l'ha raggiunta in alcuni settori. L'Italia é al primo posto nelle lavatrici (50,6% del mercato, contro il 16,1% tedesco) e al secondo posto nelle lavastoviglie (27,4% contro 35,5% tedesco), e anche nei boiler, cucine elettriche, etc. (18,6%, contro 21,4% tedesco).
MOBILI
Primato del mobile italiano.
Il mercato dei mobili italiani é cresciuto del 32% nel 2002.
L'Italia controlla oramai il 25% del mercato russo degli arredamenti.
Le importazioni di mobili italiani sono aumentate di oltre il 50% nel 2000, rispetto al livello minimo dell'intero 1999. Nel 2002 questo valore é stato ancora superato del 32%. Così L'Italia ha recuperato pienamente e consolidato il suo primato nelle esportazioni di mobili di qualitá, passando dal 14% di quota minima dell'intero mercato nel 1999 al 17% nel 2000, al 23% nel 2001 e al 25% nel 2002. Il piú diretto concorrente dell'Italia nella fascia di qualitá, ovvero la Germania, nel periodo 2000-2002 ha diminuito leggermente la sua quota di mercato, passando dal 10% al 9%.
PIASTRELLE IN CERAMICA
Il boom dell'edilizia privata russa.
L'Italia ha quasi un terzo del mercato d'importazione.
L'Italia sta recuperando terreno nei materiali da costruzione e decorazione.
Il boom dell'edilizia privata russa (assai visibile per le strade di Mosca, con nuovi grattacieli, centri commerciali e supermarket in costruzione un pó dappertutto, senza contare le ristrutturazioni e il rinnovamento di ambienti ed edifici giá esistenti) ha portato al netto risveglio dell'industria dei materiali da costruzione e decorazione, in particolare delle piastrelle in ceramica. Gli italiani, primi produttori mondiali in questo settore, stanno recuperando terreno, dopo aver ceduto posizioni nel 1998-99 alle aggressive piastrelle spagnole, soprattutto nel rapporto prezzo/qualitá. Così la quota di mercato dell'Italia, che era del 26,6% nel 1998, al primo posto assoluto, é scesa al 22,7%, per poi risalire verso il 24,2% nel 2000. Nel 2001 le piastrelle italiane sono arrivate a circa 23 milioni di dollari con una quoto del 35% del mercato russo di importazione.
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